domenica 14 novembre 2010

non voce né gusto né odore



Ieri soffiava un vento conosciuto. 
Un vento che avevo già incontrato.
Era una primavera precoce. 

Camminavo nel vento a passi decisi, rapidi, come tutte le mattine. Eppure avevo voglia di ritrovare il mio letto e distendermi, immobile, senza pensieri, senza desideri, 
e di restare sdraiato fino al momento in cui avrei sentito avvicinarsi quella cosa che non è voce né gusto né odore, solo un ricordo vaghissimo, venuto da oltre i limiti della memoria. 

Agota Kristof, Hier
















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